Liberamente tratto da ” IL CONCETTO DEL CONTINUUM “di Jean Liedloff ”
IL CONTINUUM NELL’ INDIVIDUO E NELLA CULTURA
……Questo continuum dell’uomo si può definire come sequenza delle esperienze che corrispondono alle aspettative e alle tendenze della nostra specie in un ambiente consono a quello in cui queste si sono formate . Esso prevede un comportamento appropriato degli individui e che questi vengano adeguatamente trattati in quanto parti integranti di quell’ ambiente . Il continuum di un individuo è un tutto, che è parte del continuum della sua famiglia, che a sua volta è parte dei continua del suo clan, della sua comunità e della sua specie, così come il continuum della specie umana è parte della vita intera.
……In ogni forma di vita la tendenza all’evoluzione non è casuale, ma privilegia i propri interessi, dirigendosi verso una maggiore stabilità, cioè una maggiore diversità, complessità e quindi adattabilità.
……L’adattabilità al nostro tipo di aspettative, sostenute dal senso del continuum di ogni individuo, incoraggiate dal piacere,tenute in vita da una repulsione neutrale che aumenta via via che si rischia di oltrepassare i confini dell’armonia, sta alla base del sistema vitale della cultura del” giusto e sbagliato”.
SOCIETÀ
Nel corso dell’infanzia e della maturità impariamo ad adattarci a una sempre più vasta gamma di circostanze; tuttavia ci sono sempre dei limiti entro cui operiamo in modo ottimale . Mentre per un neonato è per lo più il comportamento di colei che lo accudisce a soddisfare le sue esigenze, l’individuo in crescita ha sempre più bisogno di sostegno della società con la sua cultura per poter soddisfare le sue aspettative innate . L’uomo riesce a sopravvivere in condizioni estremamente avverse per il continuum, ma può perdere il benessere, la gioia, la possibilità di realizzarsi in quanto essere umano completo .
……Troppo spesso i bisogni a lungo inappagati pressano all’ interno, mentre le circostanze pressano all’esterno senza trovarci con un’adeguata preparazione in quanto specie o una giusta maturità in quanto individui .
CONFORMARSI AL CONTINUUM
Eppure,può essere interessante cercare di individuare qualcuna delle qualità che una cultura dovrebbe avere, in qualche modo, per poter rispondere ai requisiti dei continua dei suoi membri .Per prima cosa, dovrebbe avere un linguaggio in cui può crescere il potenziale umano di verbalizzazione . Un bambino dovrebbe essere in grado di sentire gli adulti che parlano fra loro, oltre ad avere dei coetanei con cui comunicare al suo livello d’interesse e sviluppo . È anche importante che abbia sempre dei compagni leggermente più grandi di lui, in modo da rendersi conto della direzione in cui sta andando prima di aggiungervi . Ciò conferirà familiarità al contenuto dei suoi interessi sempre più estesi, in modo che possa assimilarlo senza intoppi quando sarà pronto . Allo stesso modo le attività di un bambino devono essere sostenute sia dalla compagnia sia dall’esempio . Una società che non offra tali elementi determinerà nei suoi membri delle carenze di efficienza e di socialità . Un segno certo che in una società qualcosa manca davvero è il divario generazionale . Se la generazione più giovane non è fiera di diventare come i propri anziani, allora la società ha perso il suo continuum, la sua stabilità……
Ciò a cui si aspira è un modo di vita stabile che richiede ai suoi membri di lavorare e cooperare in misura non eccessiva rispetto alla loro natura . Il lavoro dovrebbe essere tale da gratificare una persona le cui esigenze “precoci” sono state soddisfatte,in modo che abbia un desiderio incontrastato di comportarsi in maniera sociale e di esercitare le sue capacità .
…..I bambini dovrebbero poter accompagnare gli adulti dovunque essi vadano . In culture come la nostra, dove attualmente ciò è alquanto impossibile, le scuole e gli insegnanti potrebbero imparare a sfruttare a fondo le tendenze dei bambini ad imitare ed esercitare facoltà spontaneamente piuttosto che “insegnandogliele”.
……Vorremmo, possibilmente, che la nostra società sottoscrivesse la sua disponibilità verso forme di cooperazione per una cultura umana di solidarietà . Ma nel dire”umana”bisogna anche sottintendere il rispetto per il continuum dell’uomo . Una cultura che esige che le persone vivano in un modo per cui l’evoluzione non le ha predisposte, che non soddisfa le loro aspettative innate sospingendo, quindi , la loro adattabilità oltre i suoi stessi limiti, è destinata a danneggiare le personalità di coloro che la subiscono.
Jane Liedloff , nata a New York , dopo aver preso parte a cinque spedizioni tra gli Yequana , Indiani dell’ “età della pietra” del Venezuela , ha messo a punto la sua originale rilettura critica del rapporto tra cultura occidentale e natura con la sua opera The Continuum Concept .