Nella nostra epoca sono indiscutibilmente presenti ,sotto molte forme tangibili, i sintomi della decadenza che una civiltà manifesta quando l’essere umano perde la consapevolezza di essere parte dell’inarrestabile ciclo evolutivo universale.Nello stesso tempo però abbiamo a nostra disposizione : tecnologie, ricerca scientifica, progresso intellettuale come forse non è mai avvenuto prima d’ora. Questo comporterà inevitabilmente nuove prospettive, traguardi vertiginosi e scoperte inimmaginabili in passato. Abbiamo dunque innumerevoli possibilità guardando a un difficilissimo presente di appassionarci alla creazione di un futuro che in molti vorrebbero fosse per “il mondo migliore possibile”.
Ri-generiamoci quindi.Percorriamo quei passi di approfondimento e consapevolezza che ci portino a vedere bene i nostri problemi e malattie e a trovare la passione che conduce alla cura. Tutti i terapeuti sanno che è solo attraverso la massima disponibilità del “paziente “verso la terapia che emergerà la successiva guarigione.Sanno inoltre che per raggiungere questo obbiettivo non servono metafore ma pratiche opportune.Dunque dato che innumerevoli testi sul come armonizzare corpo ,mente e spirito sono stati già scritti, mi limiterò a citare un episodio tratto da “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani, che con grande sincerità autobiografica si dedica ad approfondite ricerche sull’argomento:”….negli anni Sessanta i benedettini di un monastero francese vennero tutti colpiti da una strana malattia.Improvvisamente cominciarono a sentirsi stanchi, depressi e distratti.Si riunirono e decisero di dormire di più.Ma questo peggioro’ la situazione; erano più stanchi e depressi che mai.Consultarlo allora dei medici. Uno suggerì loro di mangiare della carne, cosa che non facevano da duecento anni.Nessun miglioramento. Infine un bravo medico di Parigi scoprì che in seguito alle nuove regole introdotte dal Conciglio Vaticano Secondo, un intraprendente Abate aveva ridotto notevolmente le ore di canto per aumentare quelle dedicate alle attività produttive. Questo aveva cambiato la routine del convento, disse il medico e come terapia suggerì semplicemente di ritornare alle abitudini di prima. Dopo qualche mese i monaci erano di nuovo in ottima salute e di buon umore.Il canto sintonizzava la loro respirazione e quella sintonia induce a in loro un aumento di energia e vitalità. Le alte frequenze prodotte dal cantare rivendicavano la corteccia cervicale, creando uno stato di euforia che permetteva ai monaci di sentirsi beati di giorno e di notte.Qualcosa di simile succedeva a noi nell’ashram. Persino a me che ero stonato.”Credo che sia sufficientemente evidenziato in questo episodio il fatto che sia più importante ai fini terapeutici basarsi su un’ attenta analisi della situazione contingente che su astratti dati statistici.
La responsabilità del genere umano nel aver perpetrato uno scempio criminale delle risorse preziose di questo pianeta non potrà essere dimenticato. Ed è purtroppo un fatto incontestabile che l’inizio di questo secolo non sembra aver appreso la terribile lezione ambientale subita dal secolo precedente. Come possiamo sperare nella trasformazione quindi?Continuare a credere In quel radicale cambiamento di cui la nostra stessa sopravvivenza come specie ha bisogno? Semplicemente non possiamo farne a meno, la legge della sopravvivenza ci impone di sviluppare le potenzialità migliori per portare a compimento il loro scopo evolutivo.È perciò con inalterata speranza che dobbiamo proseguire quei percorsi che ci portano a contemplare l’inesauribile creatività dell’ universo.Bisogna anche riconoscere che a fronte di tanta umana dissennatezza cresce la ricerca che implementa di giorno in giorno le nostre conoscenze sulle ricchezze rigeneranti degli elementi naturali. Voglio perciò concludere le mie riflessioni descrivendo le caratteristiche di un frutto totalmente domestico e tuttavia specialissimo per le sue doti curative e particolarmente adatto ad alleviare alcuni disturbi prettamente femminili.
La melagrana oltre a sedurci con la sua lucentezza e vivida bellezza possiede anche virtù davvero sorprendenti. Possiede infatti notevoli qualità antiossidanti e antinfiammatorie e grazie al suo contenuto di grassi essenziali promuove la generazione cellulare e la riparazione della pelle danneggiata. Il suo contenuto di acido ellaico (sostanza che non è rintrovabile in nessun altro frutto ) consente di abbassare il colesterolo “cattivo”,responsabile di tanti disturbi cardiocircolatori.La presenza dei polifenoli le conferisce proprietà preventive del tumore al seno.Possiede una proprietà adattativa rispetto alla presenza degli estrogeni regolandone il livello a seconda delle esigenze del corpo. Durante la menopausa può aiutare per esempio a “correggerne”il calo.Grazie allo stesso meccanismo sarà utile per prevenire gli sbalzi d’ umore tipici della sindrome premestruale.Aumenta il calcio nelle ossa,e un solo frutto copre il 48% del nostro fabbisogno giornaliero di vitamina c. Infine previene quei processi degenerativi che i radicali liberi causano al cervello.