Chi come me segue in maniera abbastanza generalizzata i media, si sarà certamente accorto di come, di tanto in tanto, a seconda della convenienza dettata da quel sistema che chiamiamo “politica”, appaia minacciosamente incombente su di noi il fantasma dello spred.Non si tratta affatto di un fantasma, bensì di un parametro economico che indica il divario di rendimento fra i tassi d’interesse dei titoli di stato italiani e quello relativo ai bund tedeschi.L’instabilità dello spred è particolarmente adatta a generare tensione, ma non è comunque un mistero che siano i grandi gruppi bancari a fissarne la valutazione determinandone l’effetto speculativo.Proprio come un fantasma però influenza e suggestiona gli osservatori facendo trapelare l’iniquità su cui si basa il “castello”del sistema economico in cui viviamo. Certamente chi ritiene che questo sia il più evoluto fra i sistemi, difenderà i suoi parametri e l’approccio puramente materialista che ne consegue ,sostenendone la razionalità. Noi riteniamo che altre debbano essere le categorie utili a garantire lo sviluppo delle potenzialità umane.La sostenibilità del sistema economico stesso in primis, dato che è semplicemente impensabile che un ambiente naturale devastato generi salute o alcuna forma di ricchezza.L’equità, la giustizia e la condivisione fra gli uomini dato che solo ispirandosi ad esse si può immaginare che per tutti siano disponibili le necessità primarie.La tutela della “qualità della vita,” perché sia a tutti accessibile ciò che le conferisce bellezza, forza e consapevolezza spirituale,ovvero quel progresso sostanziale che gli esseri umani veramente desiderano….altro che fantasmi….
Ad evidenziare l’urgenza del cambiamento del “sistema pensiero”e di nuove dinamiche esistenziali che ci conducano finalmente alla trasformazione dei inostri comportamenti eeconomici, riportiamo alcuni dati recenti sull’ aumento dei livelli di povertà.
L’Italia è in Europa il paese dove vivono più poveri,sono 10,5 milioni di persone, più dei 9,8 mi!ioni di poveri che abitano in Romania.Secondo l’Eurostat negli ultimi 10 anni i “poveri asso!uti”(coloro che non possono permettersi beni e servizi essenziali) sono triplicati.
A livello mondiale circa 3 miliardi di persone vive con meno di 1,5 euro al giorno.Il 40% della popolazione più povera del pianeta non arriva a possedere il 5% della ricchezza complessiva,mentre il 20% ne possiede il 75%. Un quarto della popolazione mondiale vive senza avere l’elettricità. 6,9 milioni di bambini di età inferiore a 5 anni sono morti lo scorso anno.Ogni giorno circa 800 donne muoiono a causa di disturbi prevenibili, legati alla gravidanza e al parto.