Ma quanto ti piace recitare Daniela?
Devo rispondere? Mi piace un sacco, mi piace troppo, se potessi salire su di un palco ogni sera, lo farei senza difficoltà. Questo è impossibile per cui mi diverto a recitare sempre, in casa e fuori casa.
Come hai cominciato?
Alla domanda: ti piacerebbe recitare con la compagnia di Manerbio? La risposta fu un SI immediato, senza esitazioni, come se aspettassi da sempre questa occasione.
Quanto tempo dedichi alla tua preparazione?
Non essendo un’attrice professionista, dedicano a questa passione, il tempo che mi ritaglio tra una cosa e l’altra. Qui nell’’ultimo anno però, se debbo essere sincera, dedico alcune ore in più della mia giornata alla ricerca di copioni, allo studio della dizione e della fonetica ed agli esercizi fisici, che sono indispensabilii per reggere 2 ore vivaci su di un palcoscenico.
Vuoi presentarti brevemente?
Per l’anagrafe ho 61 anni e sono sposata da 46 anni. Faccio Yoga e meditazione e mi sforzo giornalmente di vivere la mia vita il più possibile in pace con me stessa, alla ricerca di me stessa per poter star bene con tutto ciò che mi circonda. Missione a volte impossibile, ma che vuoi, la vita è un continuo tentativo, quindi perché dovrei giocarmi questa occasione meravigliosa?
C’è stato una sorta di momento fatidico in cui ti sei riconosciuta come attrice?
Ohhhh direi sin da piccola, quando recitavo in classe le poesie che la maestra mi dava da studiare. Ecco, io non mi limitavo a recitarle, io le interpretavo. Da sempre ho avuto la sensazione di vivere le emozioni dello scrittore o del musicista, quando ascolto della musica. Ma il momento fatidico…..mah non saprei dire.
e un momento in cui sei entrata in crisi?
Teatralmente? non ricordo, mentre nella vita moltissime volte.
Ripercorrendo il tuo vissuto te la senti di definire il teatro come “terapeutico”?
Il teatro è vita e la vita è teatro, è la messa in scena della vita stessa. E’ una continua crescita che ti aiuta ad osservare i fatti in maniera diversa. Un po’ come la meditazione, se riesci a lasciarti andare , l’osservazione cambia.
Si può imparare ad essere più giocosi e spontanei?
Dal canto mio si. Far teatro è un continuo sognare ad occhi aperti e ti si presenta un mondo totalmente nuovo, dove vieni assorbito dai colori, dagli odori, dai suoni, dalle musiche e da ogni tipo di rumore che rimbalza creando proiezioni gioiose ma anche molto dolorose. E’ un dialogare continuo con noi stessi, per poi trasmettere agli altri le emozioni più intime.
Avere fiducia nella propria vena creativa è anche uno studio che richiede applicazione e metodo?
Come in ogni cosa, ci vuole applicazione e studio, passione e amore. Senza questi ingredienti è difficile che una persona possa realizzare i propri sogni.
So che sai essere travolgente con la tua comicità ,c’è un episodio nei tuoi ricordi che ti fa sempre sorridere?
Un episodio? Sono talmente tanti i momenti in cui sorrido ma soprattutto rido, che ho difficoltà a ricordarne uno in particolare. Per natura sono positiva e giocosa quindi……tu mi conosci.
TUTTO IL MONDO E’ UN TEATRO E TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE NON SONO CHE ATTORI: ESSI HANNO LE LORO USCITE E LE LORO ENTRATE; E UNA STESSA PERSONA, NELLA SUA VITA, RAPPRESENTA DIVERSE PARTI. (WILLIAM SHAKESPEARE)